Mezzi e Attrezzature


I mezzi che hanno a disposizione i Vigili del Fuoco Volontari di Mirandola attualmente sono 2:

•APS

•Defender

 

L’APS (auto pompa serbatoio) è il mezzo polifunzionale utilizzato per tutti gli interventi di soccorso.

Montato su Iveco Eurocargo consente il trasporto dell’intera squadra (5-6 vigili) nonché di tutte le attrezzature necessarie per il soccorso (mototroncatore, motosega, gruppo elettrogeno, centralina idraulica per incidenti

stradali, elettroventilatore, pompa sommersa, cassette arnesi ed elettro-utensili, tubazioni e lance, cuscini di sollevamento, estintori, autoprotettori con maschere)

e naturalmente della cisterna con l’acqua e della pompa necessaria per spingerla alla giusta pressione contro gli incendi.

 

 

 

Il Defender,

date le sue dimensioni e le quattro ruote motrici, consente l’intervento nei campi per fronteggiare gli incendi di sterpaglie o fieno, essendo dotato di una piccola pompa e di un sufficiente serbatoio d’acqua; ma consente anche l’arrivo dell’intera squadra in quelle zone difficilmente raggiungibili dall’APS.

 

 

 

 

Le attrezzature impiegate per il soccorso sono tutte contenute al’interno dell’APS. Eccole descritte in dettaglio:

 

Scala Italiana

E costituita da 4 pezzi, congiungibili fra di loro, di cui tre uguali ed il quarto più corto; la lunghezza ad elementi congiunti della scala è di 10,33 m. La scala italiana fa parte integrante del corredo dell’autopompa, in quanto è uno strumento che si presta a svariati impieghi, primo fra tutti quello del salvataggio di persone. La scala, completa di zoccolo, pesa 55 kg.

 

 

Scala a ganci

E’, come la scala italiana, un importante attrezzo agli effetti dello spegnimento degli incendi e per operazioni di salvataggio, con la differenza che per l’uso di questa scala non esistono limiti di altezza, dato che consente di salire sugli edifici, salendo un piano per volta.  La scala a ganci è leggera (pesa 13 kg.), robusta ed ha una notevole flessibilità. La sua lunghezza è di 4,80 m e permette il passaggio da un piano ad un altro di ogni tipo di edificio. Fa parte anch’essa del corredo di ogni autopompa.

 

 

Manichette

Il trasporto dell’acqua, dal mezzo che la fornisce sotto pressione alle lance che la utilizzano sugli incendi, si ottiene a mezzo di tubi flessibili (manichette) che debbono rispondere ai seguenti requisiti: maneggevolezza, impermeabilità, resistenza alla pressione. La normale dotazione delle APS consta di 10 tubi da 45 mm e 15 da 70 mm.

Le manichette da 70 mm servono alla formazione delle condotte dalla pompa all’incendio e per alimentare lance di grande potenza; le manichette da 45 mm servono per formare su un incendio condotte di alimentazione delle lance di piccola potenza.

 

 

Lance

Sono organi meccanici che, una volta raccordati alle manichette di mandata, servono a trasformare la pressione dell’acqua in velocità, così da ottenere un getto efficace e maneggevole ai fini dell’estinzione degli incendi.

 

 

 

Centralina idraulica per incidenti stradali con divaricatore e cesoie idrauliche

Sia le cesoie che il divaricatore sono azionati da uno stesso motore a scoppio che alimenta un circuito idraulico ad olio in pressione. Le prime sono fatte in acciaio molto resistente e permettono di tagliare scatolati e tondini fino ad un diametro di 16 mm e pesano circa 15 kg.

Il secondo è realizzato in lega leggera molto resistente, le punte sono intercambiabili di acciaio al titanio e con due ganci.

Il divaricatore, oltre che per aprire una strada tra le lamiere contorte dei veicoli, viene utilizzato anche per sollevare oggetti ingombranti fino a permettere, se necessario, l’introduzione dei cuscini Wetter o la legatura dei cavi.

Le cesoie vengono esclusivamente impiegate per tagliare parti metalliche scatolari e lamiere.

 

 

Mototroncatore

E’ un’attrezzatura da taglio munita di disco intercambiabile. Può essere impiegato nel taglio di pietre oppure materiali ferrosi, per liberare persone incastrate, sezionare lamiere, guard rail o altri materiali, oppure per sezionare piccole strutture parzialmente demolite.

 

 

Motosega

La motosega viene impiegata per liberare strade o corsi d’acqua dalle piante cadute a seguito di nubifragi o trombe d’aria. E’ usata per intervenire anche sulle piante pericolanti, per garantire la pubblica incolumità. Sovente viene impiegata negli incendi dei tetti ventilati, quando si rende necessaria l’asportazione di parti del tetto.

 

 

Cuscini ad aria (Wetter)

I cuscini Wetter sono un’attrezzatura di sollevamento di tipo pneumatico. Vengono utilizzati per liberare persone o cose rimaste incastrate (trattori ribaltati, incidenti stradali). I cuscini sgonfi hanno uno spessore di circa 3 cm, misura che permette loro di venire inseriti facilmente sotto qualsiasi corpo. Tramite la pressione dell’aria permettono di sollevare tutto ciò che è appoggiato su di essi. Riuscendo a sollevare pesi davvero notevoli, in modo analogo al pneumatico di un veicolo che, quando gonfio, riesce a sostenere anche diverse tonnellate di peso. Il materiale impiegato per la loro costruzione è a prova di taglio ed abrasione e presenta esternamente delle nervature antisdrucciolamento.

 

 

Elettroventilatore

E una elettropompa centrifuga ad aria, corredata da un tubo corrugato che permette sia di mandare aria fresca e pulita in un ambiente che di sottrarre da esso fumo o gas eventualmente presenti. L’eliminazione del fumo dagli ambienti risulta particolarmente importante. Infatti il fumo è in primo luogo un ostacolo alla visibilità, e quindi alla sicurezza degli operatori ed alla efficacia dell’intervento; inoltre rappresenta un pericolo aggiuntivo per la stabilità delle strutture, in quanto concentra grandi quantità di calore, e soprattutto rappresenta un grave pericolo per la respirazione dei soggetti eventualmente presenti sul luogo dell’incendio.

 

 

 

Dispositivi di Protezione Individuale (DPI)

Tutti i Vigili del Fuoco, siano essi permanenti o volontari, utilizzano negli interventi di soccorso opportuni sistemi di protezione. Questo per garantire la loro salute e di conseguenza anche il buon esito dell’intervento. I DPI proteggono i Vigili del Fuoco dai traumi (elmo, calzature protettive, cinturone di sicurezza), dal soffocamento (gruppo autoprotettore con bombola ad aria in pressione, spallaccio e maschera) e dal calore (pantaloni, giacca e guanti resistenti al calore e alle fiamme). Esistono poi dispositivi per la protezione dell’udito (cuffie) e della vista (occhiali da taglio) nonché tute specifiche per interventi in presenza di acidi, sostanze pericolose o imenotteri.

 

 

 

Imbracatura di sicurezza

Utilizzata per operare in altezza (tetti, tralicci, viadotti) in tutta sicurezza. Essa distribuisce l’energia di caduta accidentale distribuendola a tutto il torace e non al solo livello addominale. Permette ai Vigili del Fuoco di operare con entrambe le mani libere,  assicurandoli per prevenire le cadute e contemporaneamente limitando i danni nel caso queste si verifichino. E’ composta da cinghie in grado di assicurarla fermamente all’operatore, da un discensore assicuratore autofrenante (utile per potersi assicurare a cavi o funi, garantisce lo scorrimento pilotato dal basso verso l’alto impedendo al contempo lo scorrimento accidentale verso il basso) e da un sistema di assorbimento della caduta. La completano un set di funi (dinamiche e da lavoro) e moschettoni.

 

 

 

Esplosimetro

E’ un dispositivo in grado di determinare la presenza di una miscela di ossigeno e gas combustibile (metano o gpl), in concentrazioni tali da poter esplodere, in caso di innesco. Più precisamente il rilevatore allerta gli operatori Vigili del Fuoco, con segnalazioni acustiche e visive, quando la concentrazione di combustibile (gas) e comburente (ossigeno) comincia a rientrare nel campo di esplosività del combustibile stesso. Risulta pertanto un dispositivo fondamentale per garantire la sicurezza degli operatori e delle persone coinvolte in una fuga di gas.

 

 

Dosimetro

E’ un dispositivo in grado di misurare il grado di radiazioni ionizzanti assorbite dagli operatori dei Vigili del Fuoco. E’ indispensabile per salvaguardare la salute degli operatori e delle persone presenti sullo scenario di intervento poiché, anche senza l’ausilio di strumentazioni più complesse, è in grado di segnalare la presenza di una fonte di radiazioni ionizzanti, determinandone anche il grado di pericolosità.

 

 

Multigas

Come l’esplosimetro è in grado di determinare la concentrazione di gas combustibili nell’aria. E’ però dotato di un numero maggiore di sensori, che sono in grado di rilevare la presenza e concentrazione di:

idrocarburi in forma gassosa

anidride carbonica

monossido di carbonio.

Risulta quindi indispensabile per determinare se le concentrazioni di ossido di carbonio o anidride carbonica, in ambienti chiusi, risultano pericolose per la salute delle persone. Ed è in grado altresì di segnalare se la miscela di gas combustibile con l’ossigeno è tale da risultare esplosiva in caso di innesco. Anche in questo caso la segnalazione avviene mediante segnali acustici e luminosi.

 

 

 

Sacco ATP (autoprotezione in ambiente acquatico)

E’ composto da tute resistenti all’acqua (idrocostumi), calzatoie, guanti, funi e accessori, che permettono ai Vigili del Fuoco di operare in fiumi, laghi, canali o, più in generale, in tutti i casi in cui la presenza di grandi quantitativi d’acqua rende impossibile l’intervento con i normali dispositivi di protezione individuale. Le tute infatti garantiscono la completa impermeabilità ai liquidi, permettendo agli operatori di intervenire in maniera continuativa, e in completa sicurezza, anche in presenza di condizioni critiche.

 

 

Sacco TPSS (tecniche primo soccorso sanitario)

Il sacco TPSS contiene il materiale necessario per un primo soccorso di tipo sanitario (maschera e bombola con ossigeno, attrezzature e medicinali per la medicazione di base). Viene utilizzato per la prima medicazione dei Vigili del Fuoco infortunati e quando è necessario coadiuvare il personale sanitario, in presenza di feriti sullo scenario di intervento.

 

 

Materiale NBCR (nucleare, batteriologico, chimico, radiologico)

Permette di gestire le procedure di primo intervento:

anticontaminazione

decontaminazione

gestione dello scenario di intervento con trattamento delle zone a rischio

in presenza di scenari  coinvolti da sostanze nucleari, batteriologiche, chimiche o radiologiche.

E’ composto dalle attrezzature (multigas, dosimetro) già elencate in precedenza, da idonei dispositivi di protezione individuale:

tute, guanti e stivali isolanti dall’atmosfera ambiente e resistenti alla permeazione di sostanze chimiche

maschere di respirazione con appositi filtri

 e da sostanze specifiche da utilizzarsi per la decontaminazione delle persone coinvolte.

 

 

Termocamera

La termocamera permette di scorgere, anche attraverso i muri o i detriti, la presenza di feriti (persone o animali) o fonti di innesco, attraverso il monitoraggio a distanza del calore prodotto da ogni corpo. E’ particolarmente indicata negli incendi tetto, di canna fumaria o nelle stanze piene di fumo, per individuare la fonte principale di calore e agire di conseguenza per estinguere l’incendio.